La tibiotarsica e le distorsioni frequenti della caviglia

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Le distorsioni della caviglia: si tratta sempre di lassità legamentosa?

Una distorsione del comparto caviglia piede normalmente produce sempre fenomeni visibili dall’esterno, con tumefazione ed ematoma. Ma tutto questo significa automaticamente aspettarsi una lesione legamentosa? Molto spesso no.

Saranno gli esami del caso a certificare l’eventuale grado di lesione ma, qualora questa non sia così rilevante, è possibile ipotizzare e verificare se il problema ha comportato una situazione contraria alla lassità.

Una restrizione della mobilità tibia-astragalo (quest’ultimo è l’osso intermedio fra la stessa tibia ed il calcagno) come conseguenza genera la stessa percezione di instabilità, come se vi fosse stata una lesione legamentosa.

Il programma terapeutico dovrà essere obbligatoriamente differente.
A) Una lesione legamentosa comporta instabilità e l’asse portante del percorso riabilitativo deve essere il recupero della propriocezione.

B) Una disfunzione tibio-astragalica presenta invece il problema opposto della lassità. L’articolazione è bloccata o parzialmente bloccata e verranno a meno quei minimi movimenti di “gioco articolare” che garantiscono al sistema muscolo-scheletrico la plasticità di adattamento. Conseguenze? Caviglia percepita come instabile e/o non affidabile.

E implicito che effettuare un trattamento riabilitativo mirato al rinforzo muscolare ed alla propriocezione, su un’articolazione che presenta una restrizione della mobilità tibio-astragalica, non andrà alla radice del problema. Potranno comparire recidive e la connotazione di problema cronico.