Il dolore della spalla: tendinite e tendinosi della cuffia dei rotatori

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Con questo argomento usciamo dal tema infortuni specifici legati al calcio, ma la Overuse syndrome della spalla è una problematica di numerosi atleti e non solo.

Per parlare di disturbi della spalla, di periartrite e di tendinite della cuffia dei rotatori occorre analizzare la funzionalità del cingolo scapolare in toto, evidenziando come le strutture molli (tendini, guaine tendinee e borsa sierosa) ricevano sollecitazioni nell’ambito del movimento di elevazione del braccio e nelle rotazioni.

Riassumendo ciò che la materia medica propone, il fenomeno più comune in grado di indurre dolore e difficoltà è l ‘impingement omero-acromiale: si tratta di un conflitto durante il movimento che porta ad elevare il braccio, conflitto che nel tempo usura e lede i tendini della cuffia dei rotatori, piccoli muscoli ma ad azione strategica nella corretta dinamica omero/scapolare; successivamente possono depositarsi sali di calcio nelle zone sollecitate, formando quelle calcificazioni visibili alla comune ecografia.

Allenare la forza o riequilibrare un sistema?
A nostro parere non è ragionevole formulare un trattamento di recupero fondato sul potenziamento muscolare.

Quando il problema si manifesta su un professionista che quotidianamente si allena, ciò che va incontro ad usura precoce, infiammazione e/o lesione (le strutture tendinee), risente del ripetersi delle sollecitazioni degli allenamenti e delle competizioni.

Un’altra frequente condizione è quella in cui sollecitazioni fisiche non eccessive, giungono su una spalla in cui la funzionalità biomeccanica è perturbata. Questo causerà comunque costrizioni articolari ed usura per i tendini del distretto: quelli del muscolo sovraspinoso, del sottospinoso, del capo lungo del bicipite e del piccolo rotondo.
Che cosa aumenta le costrizioni fino a generare il dolore della spalla?
Le cause posono riguardare una serie di fattori non modificabili (patologici pregressi, malformazioni congenite, cause traumatiche che hanno leso la conformità della struttura, ecc..), ma anche parametri che possono beneficiare di una cura rapida.

Pur essendo possibile programmare un intervento riabilitativo per le prime situazioni, in numerosi casi basta invece ri-organizzare unicamente quella norma di funzionamento persa, senza cicli estesi di riabilitazione. Sono tutte quelle realtà dove l’individuo lamenta dolori non riconducibili a traumi notevoli o a patologie vere e proprie.

Ancora una volta, in questi casi, si cercheranno la/le disfunzioni in seno al sistema muscolo-scheletrico, disfunzioni analizzabili nel concetto dell’osteopatia per quel che riguarda la mobilità articolare, senza dimenticare come nel cingolo scapolare rivesta un ruolo strategico l’articolazione scapolo-toracica ovvero il piano di scivolamento sieroso, classificata come finta articolazione perché priva di cartilagine.

Nel definire le caratteristiche dei disturbi tipici della spalla, gli argomenti in questo caso hanno toccato aspetti più tecnici, forse non estremamente comprensibili al lettore comune ma è la valutazione di queste peculiarità che permetterà un trattamento specifico, in grado di far percepire un rapido miglioramento entro le prime tre sedute di terapia.